REGIONE SICILIANA
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Data Comunicato 13/01/2020
Titolo PROTOCOLLO D’INTESA
Testo            COMUNE DI ACI  CATENA
              città metropolitana di Catania

Tel.0957684200 centralino
Ufficio Stampa 0957684241     
www.comune.acicatena.ct.it
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                              Ufficio Stampa

OGGETTO: PROTOCOLLO D’INTESA

Un protocollo d’intesa è stato siglato tra il Comune di Aci Catena, la Fondazione Città del Fanciullo e la Diocesi di Acireale, per sviluppare il progetto del PARCO CULTURALE ECCLESIALE “TERRE DELL’ETNA E DELL’ALCANTARA”. Alla firma presenti, il sindaco catenoto Nello Oliveri, don Roberto Fucile, delegato dal vescovo S.E.Mons.Antonino Raspanti e la dott.ssa Marina Scandura, della fondazione. L’iniziativa tende a FAVORIRE LA CONOSCENZA, PROMOZIONE, VALORIZZAZIONE E FRUIZIONE DEL PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO CULTURALE MATERIALE ED IMMATERIALE DELLA DIOCESI DI ACIREALE. La Fondazione Città del Fanciullo. Acireale in forza di un accordo quadro con la Diocesi di Acireale e gli Uffici Pastorali e avvalendosi del servizio reso dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport della Conferenza Episcopale Italiana (di seguito UNTS), il quale svolge attività di documentazione e ricerca nel campo del turismo religioso, dei pellegrinaggi e dei cammini, e che sull’argomento promuove seminari, convegni, corsi, mostre, studi, ricerche e altre iniziative culturali con la partecipazione di studiosi italiani e internazionali e con una specifica attenzione alle tematiche inerenti l’identità, la tradizione e le ritualità, indagando i segni e i simboli delle comunità locali, nonché promuovendo formazione e divulgazione culturale, anche attraverso l’OLTREM (Osserva-laboratorio del Turismo Religioso-Culturale Euro- Mediterraneo);
- l’UNTS ha lanciato un importante progetto culturale nazionale “Bellezza e speranza per tutti”, che presenta l’azione dei “Parchi o Reti Culturali Ecclesiali”, finalizzata alla creazione di vere e proprie reti territoriali, quali laboratori innovativi di sviluppo di programmi e politiche culturali, con l'obiettivo di creare centri di aggregazione culturale in collaborazione con le istituzioni, la cittadinanza, le aziende, le associazioni a partire dalle comunità locali;
- la Fondazione in accordo con la Diocesi di Acireale, avvalendosi del progetto dell’UNTS, intende affiancare alla sua tradizionale vocazione di coordinamento delle attività sociali e culturali in ambito religioso, forme innovative di divulgazione diffusa e di partecipazione pubblica finalizzate ad un aumento della consapevolezza delle comunità locali circa la presenza e la rilevanza del Patrimonio culturale di interesse religioso, ponendo i “Parchi o Reti culturali ecclesiali” come interlocutore attivo e propositivo con le istituzioni culturali, di ricerca e i poli universitari, nonché con le pubbliche amministrazioni locali, con le imprese, il Terzo settore e le altre forme attive della cittadinanza;
- la Diocesi di Acireale ha costituito il “Parco Culturale Ecclesiale Terre dell’Etna e dell’Alcantara”, intendendo così promuovere degli innovativi centri di promozione culturale in ambito religioso, vivaci e collaborativi nei confronti delle istituzioni pubbliche e private che operano sul territorio;

CONSIDERATO CHE

- il comune è impegnato ad attuare gli indirizzi di settore che verranno declinati nell'ambito delle aree tematiche previste nel Piano Strategico della Cultura e del Turismo e identificate nel presente protocollo;
- il comune ha tra i suoi obiettivi strategici il perseguimento di una politica incisiva per lo sviluppo del tessuto locale, agevolando la creazione delle migliori condizioni di contesto a sostegno della creatività, dell'innovatività, della diffusione di nuovi saperi e conoscenze, mediando tra tradizioni, vocazioni e tecnologie che volgono al futuro, investendo nei patrimoni culturali materiali e immateriali di un livello capace di contribuire al posizionamento del territorio regionale sullo scenario nazionale e internazionale in modo distintivo e specifico;
- il comune intende potenziare, attraverso la collaborazione con la Fondazione Città del Fanciullo, in accordo con la Diocesi di Acireale, un sistema di conoscenza adeguato a supportare in modo tempestivo ed efficace, le azioni regionali in materia di ricerca, sviluppo e promozione culturale, valorizzazione del capitale umano, dei saperi e dei mestieri della conoscenza, nonché gli interventi finalizzati allo sviluppo di un patrimonio immateriale identitario delle vocazioni territoriali regionali, di cui le processioni, le feste patronali, i riti, i pellegrinaggi, i cammini sono massima testimonianza;
- che nel territorio comunale operano realtà parrocchiali ed enti ecclesiastici che, pur nella diversità delle esperienze intraprese, attraverso l’attività degli Oratori (presenti nella gran parte delle parrocchie) rappresentano una risposta di fatto alla domanda di aggregazione e socializzazione che corre oggettivamente a fornire supporto reale, promuovendo valori umani e sociali di ordine “universale” e che, per me molti aspetti, appartengono a quelli condivisi dalla nostra comunità

CONSIDERATO CHE

Il comune di Aci Catena e la Fondazione Città del Fanciullo, in accordo con la Diocesi di Acireale intendono coinvolgere i principali attori locali, le istituzioni culturali, la cittadinanza e i visitatori nelle tematiche oggetto del presente Protocollo e riguardanti la crescita culturale, l’educazione, la formazione, l’animazione dei siti culturali, l'importanza strategica della mobilità lenta, la valorizzazione congiunta del Patrimonio ecclesiale e civile quali fattori imprescindibili per lo sviluppo di un sistema attrattivo e creativo, con attenzione alle dinamiche sociali ma anche con evidenti risvolti economici;
Con la sottoscrizione del presente Protocollo, il comune di Aci Catena e la Fondazione Città del Fanciullo, in accordo con la Diocesi di Acireale intendono collaborare, fermo restando il rispetto dei limiti sanciti dall'art. 4, comma 6 del DL 06.07.2012, n. 95, convertito in legge 07.08.2012 n. 135, per:
  • promuovere e perseguire l'interesse pubblico alla valorizzazione dei patrimoni, materiali e immateriali, di interesse religioso presenti sul territorio attraverso forme e modalità innovative di divulgazione e di ricerca, favorendo un approccio comune per progettualità condivise, sperimentali e all'avanguardia sul piano nazionale e internazionale;
  • promuovere un sistema virtuoso di produzione dell'offerta culturale e di valorizzazione del patrimonio di interesse religioso, supportando la creazione e lo sviluppo dei “Parchi o Reti Culturali Ecclesiali” quali modelli innovativi di ricerca, formazione, divulgazione e sostegno alle politiche culturali regionali e territoriali;
  • perseguire la finalità di supportare attività di ricerca, formazione, promozione sociale, culturale e turistica in ambito religioso, al fine di alimentare un sistema delle conoscenze a supporto delle politiche regionali in materia;
  • sviluppare sinergie e promuovere progettualità comuni anche con altri soggetti, a partire dagli attori principali e partecipati dalla regione, anche finalizzate alla partecipazione a bandi comunitari di sostegno finanziario.
Ambiti di intervento
Il comune di Aci Catena e la Fondazione Città del Fanciullo. Acireale in accordo con la Diocesi di Acireale si impegnano a collaborare nelle seguenti aree tematiche:
  • Sostenibilità. Promuovere un'idea di sviluppo come innalzamento della consapevolezza diffusa dell’importanza del Patrimonio culturale di interesse religioso, attraverso innovazioni tecnologiche innovative, accrescimento della responsabilità individuale nell'azione collettiva, creazione di una sensibilità pubblica e diffusa intorno a un'idea di Patrimonio che trasmetta opportunità di benessere e miglioramento della qualità di vita per tutti, cittadini e visitatori;
  • Cittadinanza. Il territorio e i suoi elementi identitari non sono spazi geografici ma elementi di comunità attorno ai quali sviluppare buone pratiche socio-culturali inclusive che, a partire dal concetto di “accessibilità universale”, siano in grado di avviare processi virtuosi di costruzione di progetti culturali effettivamente partecipati e aperti;
  • Innovazione. Introdurre forme innovative di gestione integrata del Patrimonio culturale di interesse religioso, ecclesiastico e civile, ricorrendo all’ausilio delle nuove tecnologie e sperimentando nuove forme di fruizione;
  • Custodia del Creato. Le nuove economie e le forme del lavoro in un'epoca in cui il binomio tra crescita ed occupazione sembra allentarsi. Le trasformazioni della dimensione economica e dei sistemi produttivi e sociali che prefigurano un nuovo rapporto tra qualità di vita e lavoro, soprattutto nel contesto dell'attuale rivoluzione digitale.
  • Recupero e valorizzazione del Patrimonio. Il sostegno alle azioni di recupero del Patrimonio culturale ecclesiale, attraverso l'uso degli strumenti, dei sistemi e delle risorse già impegnati da ciascuna delle Parti, anche tramite l’utilizzo delle risorse rinvenienti dalla Programmazione europea, spingendosi anche ad immaginare innovative forme di fundraising per la promozione di iniziative e progettualità condivise.
  • Introduzione di format innovativi di sensibilizzazione. Divulgazione innovativa delle azioni di salvaguardia, tutela e valorizzazione delle risorse del territorio attraverso momenti di riflessione e attività performative, sul modello dei “cantieri aperti”, con attività di animazione e partecipazione diretta della cittadinanza e dei visitatori;
  • Narrazione e storytelling. Organizzazione di format didattici, formativi e di visite guidate, anche attraverso un'offerta laboratoriale ed esperienziale, per l'apprendimento non convenzionale rivolto a tutte le età, dalle scuole ai meno giovani. Nonché di percorsi di fruizione da attivare attraverso le tecniche più innovative di storytelling, anche tramite l’utilizzo di piattaforme aperte e di risorse digitali;
  • Percorsi di valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale di interesse religioso. Operare per mettere a sistema il prezioso patrimonio di pratiche, conoscenze e saperi, attraverso l’attivazione di reti a supporto di processi virtuosi di rivitalizzazione dei territori, sia dal punto di vista della sostenibilità sociale, sia economica: valorizzazione delle tradizioni, delle ritualità, delle processioni, delle feste patronali, degli usi e delle consuetudini culturali di interesse religioso espressive delle comunità locali, anche a vantaggio dell'attrattività e della competitività dei prodotti turistici;
  • Mobilità dolce. Iniziative di servizio alla promozione della mobilità dolce e dell’attraversamento lento dei territori, cammini e ciclovie, intesi come paradigmi di viaggio per la scoperta delle infinite forme dello stupore, immersi nella bellezza del Creato e del Patrimonio culturale;
  • Accoglienza. Sperimentare nuove formule di accoglienza e di offerta informativa rivolta ai viaggiatori, ai viandanti, ai pellegrini e ai turisti;
  • Ospitalità. Verificare le condizioni di inserimento delle ospitalità pellegrine e “a donativo” nel sistema della promozione turistica, con particolare riguardo a pellegrini e viaggiatori lenti, sul modello di Santiago de Compostela.
Impegni delle parti
  1. Le parti si impegnano a programmare, progettare e attivare azioni volte alla fruizione e valorizzazione del patrimonio all’interno di programmi e progetti dell’ente locale finalizzati alla valorizzazione del territorio e al potenziamento, quali-quantitativo, dell’offerta turistica. L’iniziativa dovrà contribuire ad implementare e ottimizzare i numerosi interventi già attivati nel territorio tesi a recepire una sempre più crescente domanda di interesse, con rilevanti benefici indotti anche per le economie locale.
  2. Il comune di Aci Catena si impegna a promuovere la conoscenza e valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici attraverso una idonea campagna di comunicazione e pubblicità con l’indicazione di tutte le modalità di fruizione ed a sostenere, con propri mezzi, le attività del PCE che vorrà intraprendere nell’ambito del territorio di Aci Catena.
  3. Il PCE si impegna con il sostegno del comune ad attivare iniziative progettuali (es. creazione di brochure informative, ’’Chiese Aperte’’, creazione di itinerari turistici) idonee a garantire la migliore e più ampia fruizione del patrimonio storico, artistico e culturale a cittadini e visitatori.

Durata
Il presente Protocollo d'Intesa ha efficacia a decorrere dalla data di sua sottoscrizione e per una durata di quattro anni. Le parti valuteranno alla scadenza la eventuale prosecuzione delle attività di collaborazione.
Con preghiera di diffusione, cogliamo l’occasione per porgerVi distinti saluti.

Aci Catena  13.1.2020                  U.S. / dott.Antonio Foti
 
Descrizione PROTOCOLLO D’INTESA

Documenti :

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